Oggi c’è una nuova concezione di viaggio: la destinazione non è più l’unico centro dell’esperienza del viaggiatore. Chi viaggia vuole entrare in contatto con le persone del luogo, vivere esperienze come fosse un abitante del posto. L’essenza del viaggio si sposta verso la relazione umana, l’incontro.
Secondo te, cosa può fare la differenza tra un soggiorno piacevole e un’esperienza da dimenticare?Sicuramente ti vengono in mente camere belle e confortevoli e una buona e ricca colazione. Se ci pensi bene però, ti renderai conto che ciò che influisce in modo determinante nella tua esperienza di soggiorno, è la qualità dell’interazione con il personale dell’albergo.
Per questo, noi di FH55 Hotels non vogliamo aprirti solo le porte dei nostri alberghi, ma anche quelle del cuore dei nostri collaboratori. Se è vero che accoglienza è rendere partecipe il viaggiatore di qualcosa di proprio, vogliamo raccontarti chi siamo e come le persone siano davvero un valore sul quale costruiamo ogni giorno il nostro lavoro.
Quel sorriso che fa la differenza appena arrivi alla reception dell’albergo
Ci sono quelle persone che sorridono anche con gli occhi. Barbara Giannini, da 14 anni receptionist presso FH55 Grand Hotel Mediterraneo, è una di quelle. In lei si intravedono dolcezza e determinazione allo stesso tempo. Una grande devozione per la famiglia e un’autentica passione per gli animali e la natura.
Tutta la sua vita familiare e professionale è legata a FH55 Grand Hotel Mediterraneo, che lei considera un luogo del cuore. Nel 1955 suo padre lavorava nel negozio di prodotti tipici interno all’albergo e proprio qui ha conosciuto la futura moglie. Quando era piccola, Barbara passava parte del suo tempo al negozio del padre e oggi, che lavora in reception dove ha conosciuto suo marito, le sembra ancora di vedere il padre affaccendato in negozio e lei felice che lo aiuta a rimettere in ordine la merce.
“Per me accoglienza è, prima di tutto, un sorriso. È non far sentire la persona che hai davanti un numero e cercare di entrare in empatia con lei per dare risposta alle sue necessità – sostiene Barbara. I receptionist sono le prime persone con cui i viaggiatori entrano in contatto: credo che il calore umano sia importante e possa fare la differenza nel predisporre l’ospite ad una buona giornata”.
Barbara continua: “Il check-in può sembrare un lavoro meccanico, invece da 14 anni, ogni volta metto una piccola parte di me per rendere migliore il servizio e l’interazione umana. Qualcuno ha fretta di ricevere la chiave della stanza, ma spesso mi relaziono con persone che vogliono scambiare una parola in più e, a volte, si scambiano anche emozioni. Tutti noi della reception lavoriamo con grande spirito di squadra, come fossimo una famiglia, e ascoltiamo gli ospiti in tutte le loro richieste, risolvendo possibilmente in giornata eventuali quesiti relativi alla stanza e al soggiorno”.
La cura ed il rispetto di chi prepara la tua stanza d’albergo
FH55 Grand Hotel Mediterraneo ha ben 327 camere. Prova ad immaginare il grande lavoro che lo staff ai piani, composto da circa 28 addetti, deve portare avanti, lavorando su turni di 8 ore giornaliere, compresa la sera. La collaborazione di tutti è fondamentale.
Eleonora Trotolo e Sabrina Pesciulli raccontano come svolgono l’importante compito di preparare le camere dell’albergo e controllare che tutto sia in ordine e pulito.
“Ogni giorno sistemiamo le camere come da programma della governante – sostiene Eleonora – predisponendo con cura il nuovo allestimento: la camera deve essere come da foto”. Eleonora è in FH55 Hotels Grand Hotel Mediterraneo da 21 anni e quando non lavora, adora fare dolci, leggere e ascoltare la musica. Ciò che la rilassa davvero è dedicarsi a piccoli lavoretti di artigianato artistico utilizzando legno e scampoli di stoffa.
“Per chi viaggia l’albergo diventa quasi una seconda casa – sostiene invece Sabrina – per questo è importante che si senta a suo agio e che trovi risposta alle sue aspettative. Quando sistemo le camere ci metto tutta me stessa, voglio fare un buon lavoro per aiutare le persone ad avere un bel ricordo della vacanza. In un certo senso sistemare la camera dell’ospite è un po’ come entrare in punta di piedi nella sua vita privata, per questo il rispetto e la riservatezza sono fondamentali”.
Sabrina ama viaggiare. Una delle cose che le piace di più del viaggio è scegliere l’albergo dove dormire, perché per lei una vacanza non è tale, se non si concede un rilassante soggiorno in una struttura alberghiera.
“Il nostro lavoro – continua Sabrina – è dinamico e imprevedibile e spesso ci troviamo ad agire con tempestività. Per questo siamo dotate anche di supporti digitali con i quali segnaliamo in tempo reale la necessità di eventuali manutenzioni. Proprio perché mi piace viaggiare e soggiornare in albergo, quando lavoro cerco di fare attenzione a quei dettagli che io stessa vorrei trovare in una stanza; credo che questo possa fare la differenza nel risultato finale”.
Eleonora conclude: “C’è un grande lavoro di squadra tra di noi, ma anche con gli altri reparti e questo ci permette di fornire un servizio curato e attento. Inoltre penso che gli ospiti qui si sentano davvero un po’ come a casa: non di rado ci capita di trovare in camera dei biglietti di ringraziamento lasciati dal cliente e questo per noi è davvero una grande soddisfazione”.
Tra un post e l’altro mi diletto con qualche concertino, un buon libro e un pizzico di meditazione. Ma niente mi rende più felice di viaggiare per il mondo zaino in spalla. Il mio motto è: l’importante è partire!
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