La location è una delle scelte più importanti per il successo di un congresso medico-scientifico, non solo per le caratteristiche logistiche e strutturali, ma anche per la possibilità di aggiungere valore ai contenuti dell’evento con i propri servizi.
Ne è un esempio la ristorazione congressuale, che può studiare un menù tarato sui temi affrontati dal simposio scientifico, rafforzandone gli obiettivi di comunicazione.
Andrea Ragoni, chef di FH55 Centro Congressi il Globo, da anni collabora con medici e nutrizionisti per tradurre importanti tematiche scientifiche in un piatto che coniughi salute e gusto.
“A FH55 Centro Congressi il Globo abbiamo organizzato molti congressi medici che trattavano varie tematiche: dalla prevenzione del cancro al diabete e ancora le malattie cardiovascolari. Questi argomenti, su richiesta del cliente, possono riflettersi sulla costruzione di menù calibrati, basati sul concetto di alimentazione sana e bilanciata”.
Andrea, i tuoi consigli per unire benessere e gusto a tavola?
“Basta fare un po’ di attenzione alla qualità dei prodotti, ai metodi di cottura e cercare di dosare i grassi. Spesso, a monte, c’è un problema di conoscenza della materia prima e di come va utilizzata. Per anni è stato demonizzato il burro, ma se è di qualità, consumato in piccole dosi e non è soffritto non fa male, anzi è ricco di vitamina D e di acidi grassi Omega 3”.
“La pasta va cotta al dente perché così è più digeribile e l’assorbimento lento del glutine evita un innalzamento della glicemia. Le verdure non devono mai mancare, ma attenzione a quando si consumano. La carota bollita la sera, ad esempio, alza molto l’indice glicemico”.
Le materie prime per una cucina wellness
“Al nostro centro congressi utilizziamo il pesce azzurro, come lo sgombro, ricco di Omega 3, presente anche nel salmone, orata e branzino. Tra le nostre proposte anche polpo, calamari ripieni alla viareggina e seppie in inzimino, cucinati con materie prime fresche e pochi grassi”.
“Spesso i nostri clienti hanno allergie e intolleranze e hanno bisogno di prodotti biologici particolarmente salubri, per questo porto avanti un grande lavoro di ricerca di piccoli fornitori di qualità. Ho selezionato un farro monococco prodotto in modo naturale, che ha una percentuale di glutine del 2% e possiede un’abbondante quantità di proteine e caroteni. Abbiamo una ricca varietà di paste di grani antichi, come la pasta integrale di grano Timilia, che contiene gli oligo elementi del germe di grano e della crusca, oltre a un alto valore proteico e un basso indice di glutine”.
“Propongo anche formaggi a latte crudo di pecore o mucche che pascolano come una volta. Il latte è lavorato a temperatura ambiente, consentendo la resistenza di proteine, vitamine e calcio. Non deve mancare un buon olio extravergine di oliva, verdure fresche, legumi e carni magre”.
Le tecniche di cottura più sane
Il segreto per una cucina salutare è saper cuocere in modo appropriato i cibi, per preservarne proprietà nutritive e gusto.
“In genere utilizzo tecniche di cottura dove si usa poco olio. La cottura al vapore è ideale per pesce, verdure e crostacei, per mantenere sia i nutrienti che le caratteristiche organolettiche degli alimenti, come sapore e consistenza. Utilizzo moltissimo la cottura sottovuoto a bassa temperatura, che mi permette di non disperdere il colore naturale dell’alimento, i suoi profumi e sapori, così come le vitamine e i sali minerali, utilizzando come parte grassa solo una spennellata di olio extravergine d’oliva”.
In cucina è difficile trovare e mantenere la temperatura perfetta, componente importante nella preparazione di un piatto. Con il sottovuoto invece si può. È una tecnica con la quale si cucinano alimenti assemblati a crudo, con eventuali salse o condimenti, chiusi all’interno di speciali sacchetti di plastica, svuotati dell’aria e poi cotti lentamente a bassa temperatura tra i 50° e i 100°.
Contattaci per definire insieme il menù più adatto al tuo congresso medico-scientifico. Il nostro chef sarà felice di studiare una proposta tarata sulle tue necessità.
Tra un post e l’altro mi diletto con qualche concertino, un buon libro e un pizzico di meditazione. Ma niente mi rende più felice di viaggiare per il mondo zaino in spalla. Il mio motto è: l’importante è partire!
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