Per tutti i lettori incalliti, ecco un itinerario che, partendo da FH55 Hotel Calzaiuoli, porta alla scoperta di alcuni luoghi fiorentini legati alla storia della letteratura italiana.
La chiesa dove Dante incontrò Beatrice
A soli due minuti a piedi da FH55 Hotel Calzaiuoli, si trova la chiesa di Santa Margherita dei Cerchi, dove Dante vide per la prima volta Beatrice.
Accanto alla lapide, dove si racconta riposi il corpo della musa dantesca (anche se tesi più accreditate sostengono sia sepolta in Santa Croce nella tomba della famiglia Bardi), c’è un cesto di lettere lasciate dai visitatori: messaggi contenenti desideri d’amore, che contribuiscono a rendere la chiesa ancora più suggestiva.
Indirizzo: Via Santa Margherita. Orari: da martedì a sabato, dalle 10.30 alle 12.00.
Casa Museo del Sommo Poeta
A pochi passi dalla chiesa, si trova la casa-museo di Dante, che in realtà è un edificio ricostruito all’inizio del Novecento con un museo che ripercorre la storia della vita del poeta e della Firenze del Trecento.
La vera casa di Dante, secondo lo studio topografico condotto nel 1938 da Renato Piattoli e Michele Barbi, massimi esperti di fonti dantesche, si trova poco più avanti, in via Dante Alighieri, nel palazzo di fronte alla piazzetta che ha per base l’ingresso della Trattoria Pennello.
Indirizzo: Via Santa Margherita, 1. Orari e biglietti sul sito del museo
L’infanzia fiorentina di Vasco Pratolini
Una targa collocata in via dei Magazzini 1, indica la casa dove nacque lo scrittore Vasco Pratolini. I suoi ricordi d’infanzia, trascorsi insieme alla nonna, hanno ispirato il suo racconto autobiografico intitolato proprio Via de’ Magazzini.
Tanti altri sono i luoghi di Firenze che hanno influenzato la produzione di uno dei più grandi autori del Novecento: da via del Corno, ricordata in Cronache di poveri amanti,al quartiere di San Frediano, ambientazione del libro Le ragazze di San Frediano.
Indirizzo: via dei Magazzini, 1.
Basilica di Santa Croce: il Pantheon delle Itale Glorie
Costruita alla fine del 1200 da Arnolfo di Cambio, la Basilica di Santa Croce è anche conosciuta come il Tempio dell’Itale Glorie, perché luogo di sepoltura dei personaggi più illustri d’Italia.
Tra le spoglie conservate vi sono quelle di Vittorio Alfieri, che visitava spesso la chiesa per trovare pace e ispirazione, e di Ugo Foscolo, che la citò nel poema I sepolcri, “ma più beata che in un tempio accolte serbi le itale glorie”.
Gli Uffizi descritti da Dino Campana
Città più volte celebrata nell’opera Canti Orfici, Firenze è descritta dal poeta in tutta la sua bellezza. In un suo canto, il porticato di piazza degli Uffizi, con i pilastri e il grande arco rivolto verso l’Arno, è colto in un affascinante gioco di linee e di colori, di ombre e di luci.
Indirizzo: Piazzale degli Uffizi
Quando Manzoni “risciacquò” i panni in Arno
Nel 1827 Manzoni trascorse un mese presso l’albergo delle Quattro Nazioni, collocato all’epoca all’interno del Palazzo Gianfigliazzi Bonaparte.
“Ho settantun lenzuoli da risciacquare in Arno”, sosteneva lo scrittore, intendendo che aveva settantuno pagine de I Promessi Sposi da adattare alla lingua fiorentina: voleva che il suo romanzo venisse letto da un pubblico vasto e scelse la lingua scritta più vicina possibile a quella parlata.
Indirizzo: Lungarno Corsini, 4. Visite private su prenotazione.
Per informazioni +39 335 5622336 +39 331 7336296
Gabinetto Vieusseux: ritrovo degli intelletti più nobili d’Italia
Nel 1819 Giovan Pietro Vieusseux fondò il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux divenuto nel corso dell’Ottocento, luogo d’incontro di famosi letterati come Leopardi, Manzoni, Schopenhauer e Stendhal.
Al Gabinetto si accedeva tramite abbonamento. Vi si trovavano giornali scientifici e letterari, 20.000 volumi in prestito e una biblioteca di consultazione in costante aggiornamento. Lo scopo del fondatore era quello di creare un ponte culturale tra Firenze e le più innovative correnti culturali europee. Tutt’oggi il gabinetto funziona da biblioteca, centro archivi e organizza eventi culturali.
Indirizzo: Piazza Strozzi c/o Palazzo Strozzi
Le Giubbe Rosse, il caffè letterario di Firenze
Il nostro itinerario si conclude con una sosta ristoratrice al caffè Le Giubbe Rosse.
Fondato dai fratelli Reininghaus a fine Ottocento, nel 1912 il caffè diventò punto di riferimento di Marinetti, Palazzeschi, Carrà e Boccioni, esponenti del movimento futurista. Dopo la prima guerra mondiale fu frequentato da scrittori e poeti come Montale, Saba, Quasimodo, Campana, Bo e Pratolini.
Indirizzo: Piazza della Repubblica, 13/14r
Tra un post e l’altro mi diletto con qualche concertino, un buon libro e un pizzico di meditazione. Ma niente mi rende più felice di viaggiare per il mondo zaino in spalla. Il mio motto è: l’importante è partire!
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